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Nissens Italia, intervista a Andrea Vivenzi

Forti segnali hanno annunciato che in futuro si potranno vedere importanti cambiamenti nel mercato dell’automotive aftermarket. Ne abbiamo parlato con Andrea Vivenzi, sales manager di Nissens Italia.

In Italia si parla sempre di filiera lunga dell’aftermarket. È una necessità oppure ci saranno cambiamenti al riguardo?

Stiamo già assistendo ad alcuni cambiamenti sia a livello dei ricambisti che della distribuzione dove ognuno cerca dalla sua posizione o di accedere al componentista, oppure all’officina nel secondo caso. Dobbiamo però tener presente che l’Italia ha identità regionali molto forti che vanno interpretate, conosciute e non possono essere assolutamente trascurate. È possibile che, sia a causa della natura del territorio che per le realtà locali in campo, facciano sì che questa frammentazione sia terreno fertile per una filiera lunga rispetto ad altre situazioni europee. Il commercio di ricambi attraverso internet sta segnando una forte crescita in tutta Europa e anche l’Italia (soprattutto attraverso aziende estere) sta vivendo questa fase, anche se con effetti meno evidenti. La diffusione di smartphone, la specializzazione di siti di e-commerce che hanno dedicato ampio spazio ai ricambi, unite alla crisi, hanno favorito una ricerca esasperata del pezzo di ricambio al prezzo più competitivo coinvolgendo anche l’utente finale; fino ad ora l’automobilista si limitava a lasciare il proprio mezzo nelle mani del proprio riparatore, fidandosi del suo operato e senza cercare prima in rete il costo dell’intervento o del ricambio.

In un mercato così dinamico è necessario sapersi muovere; quali sono le strategie di Nissens Italia nel breve e nel medio periodo?

La strategia globale di Nissens Italia si basa su alcune linee guida che possiamo riassumere in: “First to the market” ovvero un’espansione di gamma e di famiglie di prodotto che ci permette di essere molto spesso i primi a fornire un prodotto nell’aftermarket con un’eccellente copertura di gamma. “First Fit” che si traduce nel fornire al riparatore tutto ciò di cui ha bisogno per eseguire la sostituzione risparmiando soldi e tempo. “Multi Fit” che è l’ottimizzazione della gamma e di conseguenza dello stock di un cliente per gestire lo stesso numero di codici OE con meno riferimenti. A tutto ciò vorrei aggiungere un web-shop e web-catalogue molto funzionali, uniti a una logistica efficiente e capillare che si adegua perfettamente alle richieste del mercato aftermarket italiano.

In ottica di cambiamento e di trasformazione del mercato, quale sarà il ruolo dei gruppi di acquisto e dei consorzi? Qual è la posizione della sua azienda in questa direzione?

Nissens Italia lavora da molto tempo e con risultati decisamente soddisfacenti con i principali gruppi d’acquisto internazionali, fra i cui aderenti ci sono anche eccellenze della distribuzione italiana. Anche a livello di consorzi abbiamo collaborazioni attive anche se meno strutturate. È vero che l’unione fa la forza ma credo che i consorzi debbano concentrarsi su delle strategie che esulino dall’acquisire esclusivamente maggior peso verso i fornitori; a mio avviso la giusta strategia è quella di fare maggiore gioco di squadra a livello di strategie distributive.

Troverete l’intervista completa sul numero di gennaio/febbraio 2016. Scrivi a redazione@duessegi.com per ricevere una copia.

 

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