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Inter Cars risponde in anteprima per GA il giornale dell’aftermarket

Per fare un po’ di chiarezza alle voci in circolazione abbiamo fatto quattro chiacchiere con Robert Antončić, CEO di Inter Cars Italia Srl. Qui riportiamo una significativa parte dell’intervista che troverete sul prossimo numero di GA il giornale dell’aftermarket

Inter Cars, importante realtà della distribuzione ricambi per auto e veicoli commerciali con sede a Varsavia, ha qualche giorno fa modificato il suo approccio al mercato italiano. Abbiamo chiesto i motivi di questa scelta a Robert Antončić, CEO di Inter Cars Italia Srl che ci ha risposto dei perché il gruppo ha fatto la scelta di interrompere l’attuale modello di cooperazione con le filiali per allinearsi alle dinamiche del mercato italiano. Antončić ha però rassicurato i propri partner circa la prosecuzione della cooperazione con differenti modalità.

Qual è andamento di Inter Cars in generale e quali sono i mercati europei su cui state puntando maggiormente?

Sulla base dei risultati pubblicati, relativi ai primi 5 mesi del 2019, i nostri fatturati sono in linea con quanto previsto a budget e il livello di crescita del mercato e anche superiore rispetto alla crescita generale del mercato aftermarket, a livello Europeo.

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Ci sono voci che dicono che sarete acquisiti da qualche fondo internazionale. C’è qualcosa di vero? Posso esprimere un mio parere solo per quanto concerne le operazioni della realtà italiana. Inter Cars è una società quotata in borsa pertanto tutte le informazioni sono disponibili presso la Borsa di Varsavia.

Quali sono i prossimi progetti di Inter Cars per quanto riguarda il mercato Italia?

La decisione di interrompere il nostro attuale modello di cooperazione con le filiali è stata motivata dal fatto che vogliamo allinearci maggiormente a quella che è la tradizione del mercato italiano focalizzandoci sul business dei ricambisti.

Nelle prossime settimane abbiamo in programma di introdurre molteplici novità riguardo alla nostra strategia di vendita, ai processi operativi, al livello di servizio offerto, al portafoglio prodotti e agli strumenti che utilizzeremo nella nostra comunicazione verso i clienti.

Vi posso anticipare che la più interessante tra le novità sarà l’introduzione del nuovo catalogo on-line, uno strumento di ultima generazione, tra i più avanzati disponibili sul mercato. Siamo convinti che diventerà sempre più popolare sul mercato e ci permetterà di entrare in contatto con molti nuovi clienti. Offrirà opzioni super efficienti e fornirà informazioni accurate che permetteranno all’utilizzatore di cercare i pezzi di ricambio più appropriati A differenza dell’attuale catalogo on-line, sarà molto più intuitivo e di facile utilizzo visto che sarà possibile utilizzarlo su tutti i tipi di dispositivi, quali PC, smartphone e tablet con pari livello di funzionalità.

La chiusura della strutture di Fiume Veneto (PN) e di Paisan di Prato (UD) fa parte di una strategia di ricollocamento delle risorse produttive in altre regioni d’Italia? Come vi state organizzando per mantenere lo stesso servizio degli anni passati?

Anche se le nostre filiali hanno dimostrato e stavano dimostrando un trend positivo, abbiamo deciso di interrompere il nostro attuale modello di cooperazione in quanto, dopo 4 anni di sviluppo, le filiali non avevano raggiunto la dovuta redditività. Abbiamo pertanto proposto un nuovo modello di cooperazione ai nostri partner che si basa sulla distribuzione classica cioè continuare a operare sul mercato come una sorta di “ricambista”. Al momento stiamo ancora negoziando con alcuni dei nostri partner per attuare questa trasformazione, quindi non sono in grado di fornirvi maggiori dettagli sulla natura di questa futura collaborazione, ma il nostro obiettivo è quello di continuare a cooperare con loro ma con differenti modalità.

Dopo le trattative con i nostri partner di filiale, abbiamo concordato di chiudere 4 dei 6 punti vendita esistenti, a tal riguardo forniremo al più presto maggiori dettagli al mercato sui termini delle condizioni della futura cooperazione.

Nel breve periodo potrebbe intravedersi un lieve calo nel livello del servizio offerto, ma se consideriamo il lungo periodo sicuramente il nostro obiettivo è quello di offrire il miglior portfolio di prodotti abbinato a un miglior livello di servizio che in termini di business mira a sostenere e incrementare i risultati dei nostri partner.

Per leggere tutta l’intervista a Robert  Antončić, potete inviare una mail a info@duessegi.com oppure legger il prossimo numero della rivista GA il giornale dell’aftermarket.

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