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Immatricolazione auto: incremento modesto a maggio

In maggio sono state immatricolate nell’area UE+Efta 1.443.708 autovetture con un incremento modestissimo (+0,04%) sullo stesso mese del 2018. Non molto lontano dal pareggio è anche il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno, che, con 6.935.028 immatricolazioni hanno un calo contenuto nel 2%.

Il mercato dell’auto è dunque sostanzialmente in stagnazione nell’area su un volume però abbastanza elevato che consente di ipotizzare per l’intero anno 15.200.000 immatricolazioni. “E’ un livello di tutto rispetto – ha commentato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – anche se è ancora relativamente lontano (-5%) dal massimo di 16.000.000 di immatricolazioni toccato nel 2007. Il quadro economico europeo è ancora in crescita (anche se sull’andamento congiunturale incidono numerosi fattori di freno) e vi sarebbero le condizioni per un’ulteriore sviluppo della domanda di autovetture se non vi fosse la forte penalizzazione introdotta dalla demonizzazione del diesel che sta inducendo molti automobilisti a rinviare la sostituzione dei loro vecchi diesel in mancanza di soluzioni alternative per loro pienamente soddisfacenti in termini di economia d gestione e di flessibilità di impiego”.

Come è noto, nel mercato dell’area UE+Efta il 70% delle immatricolazioni si concentrano nei cinque maggiori paesi. Il maggior mercato tra i cinque grandi, quello della Germania, in maggio mette a segno una crescita del 9,1% che è dovuta però a due giornate lavorate in più senza le quali la crescita sarebbe stata zero, mentre nei primi cinque mesi si registra un incremento contenuto nell’1,7%. In Francia le immatricolazioni sono cresciute in maggio dell’1,2% nonostante un calo dell’11,2% per le vetture diesel compensato soprattutto da maggiori immatricolazioni di vetture a benzina. E anche in Francia il bilancio dei primi cinque mesi è in sostanziale pareggio (-0,05%). In Italia si registra un piccolo calo in maggio (-1,2%) e un calo leggermente più accentuato nei primi cinque mesi dell’anno (-3,8%). Pesante è la penalizzazione del diesel anche da noi (-24,1%) a vantaggio anche qui delle soluzioni a benzina (+23,9%). Nel Regno Unito le immatricolazioni calano del 4,6% in maggio e del 3,1% nel periodo gennaio-maggio e pesante è il tributo pagato dalle auto a gasolio che vedono le immatricolazioni calare del 18,3%. L’ultimo mercato della pattuglia dei cinque grandi infine, la Spagna, accusa un calo del 7,3% dovuto a difficoltà nelle vendite a privati e in quelle per noleggio, mentre tiene la domanda delle imprese.

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